CHE COS'E' LA PSICOMOTRICITA'?

E’ una "pratica" educativa e d’aiuto attraverso la relazione; è un’attività concreta, motoria, che si modella sul gioco spontaneo e sull’espressività dei bambini che vivono e sperimentano in prima persona azioni e relazioni.

Proponendo loro stessi le situazioni di gioco, realizzano assieme allo psicomotricista uno spazio di sicurezza e di benessere. La sala di psicomotricità è un ambiente caldo, piacevole, accogliente, dotato di materiali morbidi e colorati con i quali i bambini giocano a piedi nudi.

Lo psicomotricista ha il compito di rassicurarli ed aiutarli a prendere fiducia nelle loro personali capacità d’azione e affermazione, li accompagna a trovare o ritrovare le esperienze piacevoli proprie del movimento e a condividerle con gli altri, in questo modo i bambini potranno strutturare un’immagine di sé positiva.

Il principio cruciale affermato dalla Pratica Psicomotoria è il rispetto, attraverso cui educare o rieducare la personalità globale del bambino, intesa come stretta unione della sfera mentale, di quella corporea e di quella affettiva.

 

CHI E' LO PSICOMOTRICISTA

Lo psicomotricista è l'operatore che svolge in via autonoma o in collaborazione con altre figure dell'ambito educativo e socio-sanitario interventi di educazione, prevenzione e aiuto psicomotorio, nel rispetto della globalità psicofisica dell'individuo, utilizzando metodi e tecniche a mediazione corporea.

 

CHE COSA FA

Lo Psicomotricista, alla base del suo intervento, postula l'unità della persona, riconoscendo e favorendo l'interazione tra l'area motoria, cognitiva e affettiva. 

Attiva e favorisce nel bambino la progressiva conoscenza di sé e dell'ambiente, attraverso la motricità e le capacità rappresentativo-simboliche della persona.

 

COME LO FA

L'approccio psicomotorio ha come terreno specifico d’intervento il rapporto tra il corpo e i processi psichici nella costruzione dell'identità attraverso la via corporea, nonché il rapporto tra corpo ed espressività, qualunque sia il livello di funzionamento motorio.

Utilizzando la conoscenza di questi rapporti e la capacità peculiare di lettura della comunicazione non verbale (movimento, tono, postura, gesto, sguardo, uso degli oggetti, dello spazio, ecc.), lo Psicomotricista interviene nella relazione con metodi e tecniche a mediazione corporea con l'obiettivo di favorire in primo luogo il processo d’integrazione fra i diversi piani espressivi e conoscitivi che stanno alla base di quel fenomeno complesso che è la costruzione dell'identità.

 Questo obiettivo si realizza non in un percorso d’insegnamento-apprendimento d’abilità, quanto in un contesto comunicativo, dove la rete di scambi rende possibile il riconoscimento dell'altro e la valorizzazione delle sue risorse.